Compleanno haitiano

Chiara

21 luglio, compleanno di Giusy, una volontaria.

Le suore e i bambini le hanno organizzato una calorosa festa di compleanno.

I bambini, le istitutrici del centro e le stesse suore in un paio di giorni sono riuscite ad allestire uno spettacolo in cui si sono alternati canti e danze.

Anche le suore si sono “messe in gioco” e in costume tipico haitiano ci hanno cantato una sorta di “inno” al loro paese (sole d’Haiti, paese tropicale; qui cresce il grano e la frutta, cercano di assassinarti ma sono comunque fiero di te) che credo racchiuda e riassuma i contrasti di questa terra e il richiamo alle origini, l’affezione che ognuno di noi sente nei confronti della nazione in cui è nato.

Per la cena il refettorio è stato allestito con palloncini, decorazioni, tende colorate  e, in fondo, al centro, fa bella mostra di se una torta a più piani ricoperta di glassa colorata a cui le cuoche hanno lavorato tutto il pomeriggio. La cena rispetto al solito prevede più portate (il riso non manca mai!) e stranamente mi sembra tutto buonissimo.

Anche durante la cena sentiamo musica e il clima di festa continua. Credo che la musica faccia parte del Dna di questo popolo; le bambine ballano e si muovono con una ritmicità e con un senso del tempo davvero impressionanti. Giusy è davvero felice di questo compleanno.

Mi lascia solo un po’ perplessa pensare che mentre qui stiamo festeggiando, cinque metri più in la, appena al di fuori delle mura del centro non c’è nemmeno l’elettricità. Nella loro sfortuna a questi bambini è concessa una possibilità in più rispetto ai loro coetanei magari ancora nelle tendopoli. In questo senso sarebbe ingiusto non riconoscere ad Anpil il merito di aver messo in piedi una struttura e una organizzazione che pemette questo.

Anche i dipendenti Edison e Edipower dovrebbero davvero essere fieri di aver dato il loro contributo. Io ho seguito questo progetto  sin dall’inizio ma è solo venendo qui che sono riuscita a comprenderne, almeno in parte, la dinamica e la positiva entità.

L’immagine delle suore, attorniate da tutti questi bambini, in una sera di festa è incredibilmente rasserenante; tutti i giorni  ci sforziamo di inventare giochi e attività da far fare loro, inconsapevoli del fatto che a questi piccoli basta davvero tanto affetto e soprattutto un punto di riferimento che credo abbiano trovato in queste donne molto speciali.

Beatrice

4 Risposte so far »

  1. 1

    portdepaix said,

    Tanti auguri Giusy! Ti invidio le feste dei bimbi e la torta glassata!!!! Francesca

  2. 2

    Giuseppe Riso said,

    E’ come una torta al ciccolato il cui centro è bianco, candiddo candido. Buona fortuna a Lei e ai bambini che ne hanno tanto bisogno.

  3. 3

    ciao sono sandrine chaieb sono tornata con il primo gruppo, volevo dirvi che i racconti sono bellissimi e come se fossi ancora con voi. auguri di tutto.
    un piccolo messagio per Beatrice Collarini : potresti per favore prendere la ricevuta del b&breakfast con i pasti e i prenottamenti per me da Rafaella, perche non ho ricevuta di quello che ho speso li, se lo porti con te o lo faxi al Loredana Defendi del personale saresti un amore. grazie mille spero che vedrai questo messaggio.
    bacio


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